giovedì 6 dicembre 2007

Le parole che vorrei scrivessero per me ...

Ci sono libri che ti entrano nell'anima e nel cuore, ci sono parole che vorresti fossero state scritte per te . Questo è uno di quelli che amo di più, nonostante sia tristissimo. Lo conservo in un cassetto in ufficio ed ogni tanto rileggo alcuni punti che mi piacciono particolarmente. Il Libro è "Che tu sia per me il coltello" di David Grossman e questo in assoluto è il brano che mi piace maggiormente .


" [...] Allora ecco tutto, vero? L'ultima possibilità. Le ultime parole. La fine della storia che hai cominciato a scrivere per noi poco più di otto mesi fa. Non abbiamo nemmeno portato a termine una gravidanza. Proprio ora cominciano a tremarmi le mani. quanti minuti ho a disposizione? Dieci? Nove? Qualcuno sta già preparando la ghigliottina? Non ho nemmeno preparato un libro. se solo potessi guardarti negli occhi, vederti là dentro, raccontarti quello che vedo. Vedo un uomo che non è un uomo, e un bambino che non è un bambino. Vedo un uomo la cui maturità e la cui virilità sono come una cicatrice che si è chiusa ed indurita sulla ferita, [...] ed io ricordo di aver pensato che per te la "cicatrice" si è formata esattamente nel punto d'unione fra l'uomo ed il bambino, e che questo punto non è vivo in te, senza comunque essere morto. Lettera dopo lettera sentivo che avrei potuto fare qualcosa per te; e non era un caso che tu ti fossi rivolto a me, perchè grazie al tuo intuito avevi capito che io avrei potuto guarire quella cicatrice, fino a rivelare il bambino, il tuo gemello luminoso e, ricominciando da lui, avresti potuto tornare ad essere l'uomo che sei, che eri destinato ad essere. Chi è quest'uomo? Temo che non mi permetterai più di scoprirlo. Posso solo indovinare che è tutto quanto insieme: adulto e bambino, uomo e donna, morto e vivo, e molte altre cose e moltre altre persone - ma riuniti insieme, senza le divisioni artificiali e violente che esistono dentro di te. Perchè ai miei occhi, nel punto in cui tutte quelle "anime" si toccano, si mescolano e si uniscono senza che nulla le separi, sento che laggiù si trova il tuo vero io. Quando ti ho incontrato laggiù mi sono sentita subito riempire da te. Il mio corpo e la mia anima ti hanno parlato direttamente, oltre le tue parole, che non sempre amavo. Perchè laggiù tu mi ecciti veramente, mi stimoli, mi infiammi e mi fai male. E quando, mi hai permesso di stare laggiù con te mi sono sentita viva come non mi era mai successo con nessuno. Con nessun uomo. Cosa succede? Hai sentito? all'improvviso provo freddo e caldo al tempo stesso. E ti sento, reale, con tutto il corpo. Mi stai di fronte, così vicino, come se ti trovassi al di là della porta. No, non mi farò illusioni. Ma fuori è silenzio già da qualche minuto. Non si muove una foglia ed io ho paura a sollevare la penna. Sento i tuoi occhi sospesi sulle mie labbra. Cosa vuoi che dica? Cosa potrei dire che ancora non ho detto? E cos'altro rimane da dire a parole? Sento dei passi all'esterno, salgono le scale verso la veranda. Yair, se mi rimane un altro desiderio voglio, che tutte quelle migliaia di parole diventino corpo. Con amore, Myriam "


Consiglio caldamente la lettura

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