Da circa 20 giorni il piccolo Daniele si è affacciato nella mia esistenza, minuscola (insomma... mica tanto) meraviglia del creato che come il fratello Francesco cinque anni prima, è riuscito a sconvolgere piacevolmente (?) la mia routine quotidiana.
Mentre li guardo dormire entrambi, sono assalito da un senso di orgoglio che raramente mi è capitato nella mia - seppur breve - esistenza.
Mi ritrovo di colpo più maturo, più "grande" e "responsabilizzato" e per assurdo l'arrivo del piccolo mi ha fatto apprezzare ancora di più il mio rapporto col mio primogenito.
A volte mi diverto a pensare che il colore dei vestiti che indosso dovrei sceglierlo in base al fatto che siano abbinati o meno alla tonalità del rigurgito del piccolino, che quasi giornalmente mi rende partecipe del fatto che il latte di mammà è decisamente buono, bevendosene dapprima quantità pantagrueliche e "restituendomene" un pochino rigorosamente sulla maglietta o sui pantaloni freschi di bucato.
Per non parlare della pipì, doverosamente elargita ad entrambi i genitori (ha già capito il funzionamento della par condicio), durante le operazioni di cambio pannolino effettuate con la velocita dei meccanici Ferrari durante un Gran Premio.
Cose comuni a tutti i genitori del mondo, che diventano magicamente territorio di discussione in caso di incontro fra neo mamme (anche veterane) e neo papà. Magicamente trovi due dirigenti d'azienda che parlano di pannolini, poppate, colore e consistenza della cacca, svezzamento, pappine e quant'altro per poi ricomporsi facendo finta di parlare di questioni urgentissime d'ufficio quando si accorgono essere l'oggetto dei divertiti sguardi di colleghi increduli. I neo papà oltre a precedenti argomenti, discutono anche su questioni squisitamente tecniche come il grado di omologazione della carrozzina e/o del seggiolino auto (leggende metropolitane raccontano che note aziende americane producano modelli già pronti per l'utilizzo sullo shuttle), la capacità di accellerazione 0/100 kmh del passeggino, l'uso o meno della creatina nello svezzamento e soprattuto sul solito amletico dubbio: meglio difensore centrale o centrocampista avanzato?.
Scherzi a parte, queste piccole meraviglie della natura riescono a cambiare radicalmente la nostra esistenza, e guai ad abbassare il livello di guardia nei loro confronti, si rischiano pesanti perdite. Tempo fa, durante un pranzo domenicale, servendo l'ananas mia moglie disse semi seriamente al mio (allora) unico figlio che aveva un'età di circa 3 anni : "sai che l'ananas brucia i grassi? ". Lui mi guardò tra il curioso ed il sorpreso e rispose :"Eh si !!! Allora papà (all'epoca 110 kg) che fa, prende fuoco ?. Morale : risate a crepapelle e papà a dieta ferrea ... !!!
FATE LARGO !!! IL MONDO E' LORO
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